Disturbo post traumatico da stress: cause, sintomi e cure

disturbo post traumatico da stress

Il disturbo post traumatico da stress non è nient’altro che un insieme di sintomi che si fondono tra loro in seguito a un evento molto traumatico che può accadere nella vita di una persona, a livello sia fisico che mentale, portando in questo modo a innescare uno stato eccessivo d’ansia, anche se non sempre questi eventi possono portare a sviluppare questo disturbo.

Infatti, il sopraggiungere di questo disturbo è totalmente soggettivo e dato da persona a persona, sviluppando poi in maniere anche differenti questa tipologia di stress correlato principalmente a una forma d’ansia acuta e cronica.

La sua definizione è facilmente intuibili dallo stesso nome del disturbo, in quanto sopraggiunge in seguito a un evento particolarmente traumatico, portando così alla luce i vari sintomi di questo disturbo. Per disturbo, infatti, s’intende il fatto che i sintomi ad esso correlato non vadano a diminuire con il tempio, a meno che non si esegua una cura specifica per curarlo.

Per capire nel modo migliore questa tipologia di disturbo associato spesso alla sfera psicosomatica, in quanto i suoi sintomi possono riflettersi sia sul lato mentale che su quello fisico, è importante comprendere come reagisce la mente umana quando si trova di fronte ad alcuni pericoli, che potrebbero anche mettere a repentaglio la vita di un individuo.

Cos’è il disturbo post traumatico da stress

Messo davanti a un pericolo imminente, o anche solo a un evento che la mente possa percepire come tale, l’organismo attiva un meccanismo di lotta, poi di fuga, oppure di paralisi, che può essere sia mentale che fisica, ed è una situazione che si può osservare soprattutto in alcuni animali, prede che quando vengono cacciate si paralizzano, fingendo così di essere morte.

Sotto il punto di vista biologico, possiamo dire che la mente umana, ma non solo, reagisca davanti al pericolo attivando il proprio lato parasimpatico, cioè quello correlato alla respirazione, al fegato e che regola anche il battito del proprio cuore, rilasciando dosi maggiori di cortisolo, che è l’ormone dello stress.

Per questa ragione, all’interno del proprio organismo possono avvenire vari cambiamenti, ideati dalla mente per permettere al proprio corpo di difendersi nel modo migliore davanti al pericolo e, se necessario, preparandosi anche a una fuga repentina.

Quindi il cuore inizia ad aumentare il suo battito, accorciando il respiro e tendendo i muscoli. In una situazione normale, con i livelli di stress sotto controllo, solitamente in poche ore, giorni o settimane questa situazione si normalizza, riequilibrando anche il cortisolo prodotto all’interno del corpo e riportando alla normalità i livelli di ormoni.

Ciò invece non accade nell’organismo di chi soffre di questo disturbo post traumatico dovuto allo stress. Infatti, questo disturbo si va a scatenare nuovamente ogni volta che nella vita di un soggetto si presenta un evento che può essere associato a quello traumatico, risvegliando in questo modo il suo ricordo, il che causa un altissimo livello di stress, sia mentale che fisico.

Tipologia Descrizione
PTSD nei bambini I principali sintomi sono: problemi di attenzione, condotta e concentrazione
PTSD con sottotipo dissociativo In aggiunta ai sintomi del PTSD il paziente riporta sintomi di dissociazione (come depersonalizzazione)
(C-PTSD) – PTSD complesso Si manifesta principalmente a seguito di traumi precoci
PTSD a espressione ritardata I sintomi del disturbo sono scaturiscono anche dopo 6 mesi dall’evento traumatico

In che casi si verifica questo disturbo

È importante sottolineare che questo disturbo si verifica unicamente nei casi più gravi di trauma, soprattutto riguardanti l’incolumità della vita di una persona e il suo senso di sicurezza. Infatti, è stato evidenziato specialmente in soggetti che sono stati in guerra, hanno subito della violenza fisica, oppure a causa di cause naturali disastrose, come terremoti o abusi a livello psicologico.

Il trauma che causa questo disturbo, infatti, non è correlato unicamente a ragioni fisiche, ma anche mentali e può sopraggiungere da qualsiasi fattore che in passato sia andato a intaccare in senso di protezione e di sicurezza di un soggetto. Essere in un contesto dove la propria incolumità fisica è al sicuro, non esclude che quella mentale possa quindi essere messa a repentaglio.

Nella maggior parte dei casi è possibile dividere il disturbo da stress post traumatico in due livelli, quello secondario e quello primario. Nel secondo caso il soggetto che soffre di questo disturbo ha subito direttamente l’evento, ricevendo violenza psicologica o fisica da un terzo soggetto.

Invece, per quanto riguarda la sindrome secondaria, è possibile che il soggetto che ne soffre ha sentito dell’evento traumatico di una persona molto vicina a lui, come un familiare. Questa situazione molto spesso, infatti, si verifica in ambiente ospedaliero, ed è molto diffusa tra i medici alle prime armi che devono soccorrere pazienti che hanno subito gravi incidenti.

Quali sono i sintomi del disturbo post traumatico da stress

I principali sintomi che è possibile evidenziare in un paziente che soffre di questa tipologia di disturbo, specialmente se ha una durata persistente e di tipo cronico, cioè che supera i 3 mesi, non sono unicamente fisici ed evidenti, ma possono presentarsi anche solo a livello subconscio, come durante il sonno.

Infatti, le persone che soffrono di questo particolare trauma, molto spesso sono portate a fare terribili incubi, avere flashback improvvisi che li riportano all’esperienza traumatica, sviluppando in questo modo dei pensieri negativi che si ripresentano in modo persistenze, andando a rovinare le giornate, ma anche la qualità del sonno.

Il fattore principale che si ripresenta nella quotidianità di una persona con questo tipo di disturbo è specialmente la paura che il motivo scatenante si possa ripresentare, creando ansia, apatia e allontanando l’interesse per delle normalissime attività e passioni che in precedenza riempivano la propria giornata, portando in questo modo a isolarsi.

Alcuni cambiamenti, inoltre, verranno modificati per evitare in questo modo d’incorrere ulteriormente in quella data situazione che ha provocato il trauma, non andando più in certi posti o evitando addirittura di ripetere alcune azioni. Inoltre, a livello fisico questa paura può causare apnee, notturne ma anche di giorno, vertigini e un costante stato dove il proprio corpo e la mente si sente in allarme.

Per questa ragione, il soggetto inizierà a sviluppare anche delle reazioni eccessive, piene di rabbia e di sofferenza verso altre persone, apparendo molto irritabile e non comprendendo a fondo la motivazione precisa in quel dato momento. Inoltre, sicuramente questo disturbo provoca anche grandi difficoltà ad addormentarsi, compromettendo la veglia e la concentrazione in modo diretto.

Sintomi fisici e cognitivi

Anche a livello cognitivo è possibile che nei soggetti che sviluppano questo disturbo ci siano dei problemi, andando a intaccare direttamente la memoria, tentando probabilmente in questo modo di andare a eliminare direttamente l’episodio che ha scatenato il trauma stesso. Inoltre, si possono verificare anche degli eventi dissociativi.

Infatti, essendo un disturbo legato strettamente alla psiche, si andrà a riflettere in modo estremamente negativo sul benessere mentale. È importante anche sottolineare che nei vari soggetti che soffrono del disturbo, non è detto che i sintomi si verifichino sempre nello stesso modo e con la medesima intensità.

Unicamente se i sintomi continuano per oltre un mese si andrà in seguito a diagnosticare la presenza di questo disturbo, che può essere a sua volta acuto o cronico, in base alle sue tempistiche e sintomi. Quando questa problematica diventa cronica, è possibile che avvenga in relazione anche ad altri sintomi, come la depressione, gli abusi di alcool e droghe o l’ansia.

È provato che qualsiasi tipologia di trauma, sia fisica che mentale, può condurre a sviluppare questo disturbo da stress, ma tra quelli evidenziati principalmente nei pazienti che ne soffrono sono stati evidenziati specialmente casi in cui la vita stessa del soggetto è stata messa in pericolo, fatti di guerra o quando si è testimoni in prima persona di gravi incidenti.

Correlazione tra ansia e traumi

I traumi, infatti, possono essere di varie nature, come anche correlate a un fattore biologico. Se il proprio ipotalamo, il surrene e la ghiandola pituitaria non funzionano ad esempio nel modo corretto, portando in questo modo a non regolare correttamente il ciclo sonno-veglia e alterando così anche l’ormone che serve per regolare il dolore percepito.

È stato evidenziato che potrebbe esserci anche una familiarità a livello genetico per i vari disturbi correlati all’ansia e agli sbalzi d’umore, oppure può essere più frequente nei soggetti che tendono a svolgere una vita solitaria e non hanno molto supporto a livello emotivo intorno a loro.

I fattori che possono portare a sviluppare questo disturbo in modo cronico, rendendo in questo modo più intensi i sintomi e complicando un eventuale terapia per migliorare la salute mentale e il benessere del soggetto, si possono presentare qualora l’esposizione a questi eventi che hanno scatenato il disturbo siano stati maggiori come durata.

Ma anche vari traumi sia fisici che psicologici abbinati tra di loro sicuramente renderà più difficile uscire da questo disturbo, come non avere il giusto sostegno emotivo e sociale per star meglio con sé stessi e con le persone che vivono nel medesimo ambiente.

Inoltre, questa tipologia di disturbo correlata allo stress può colpire qualsiasi tipologia di persona e a qualsiasi età, senza distinzione tra uomo e donna. Però, è stato riscontrato che il disturbo è più diffuso con le persone con problemi di apprendimento, nelle donne e negli adolescenti.

La terapia per la sindrome post traumatica

Per riuscire ad affrontare questa problematica e risolvere il disturbo, la terapia e il trattamento prescelti giocano sicuramente un ruolo fondamentale per la risoluzione finale, ma sicuramente non è una cosa semplice trovare ciò che può risolvere e affrontare la situazione.

La ragione principale della difficoltà della terapia legata a questo disturbo, è che si obbligherebbe il paziente a rivivere il trauma.

L’elaborazione, infatti, attraverso la conversazione e la comprensione delle proprie emozioni risulta fondamentale per questa tipologia di terapia, ma sicuramente è essenziale che l’azione sia tempestiva. Infatti, questo disturbo da stress se non viene trattato velocemente può anche degenerare, danneggiando la psiche dei pazienti che ne soffrono.

La principale terapia moderna per riuscire a risolvere il disturbo è un mix di azioni a livello farmacologico e terapeutico grazie a sedute psicologiche, andando ad agire anche sulla qualità del sonno. Affrontando l’ansia e risolvendo i propri problemi analizzandoli, sarà possibile controllare l’ansia, anche grazie alla respirazione e migliorando il proprio stile di vita.

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